Parla Michela Cimmino, candidata alla presidenza di Palazzo di Vetro
Un dovere morale tutelare i diritti dei territori emarginati
«Siamo l'unica vera voce dei tanti Comuni che chiedono una Provincia del Lametino»
Michela Cimmino, candidata alla presidenza della Provincia per la lista Grandinetti per il Lametino, illustra alla Gazzetta del Sud le sue motivazioni, priorità ed obiettivi in vista delle elezioni del 13 e 14 aprile.
Cosa l'ha spinta a presentare la sua candidatura?
«La mia candidatura, voluta in pieno accordo da parte di tutto il movimento "Grandinetti per il Lametino", movimento che rappresenta la sofferenza della nostra gente, ma anche il coraggio di chi vuole vivere testardamente nella propria terra e farne rispettare i diritti, viene presentata in assoluto anticipo rispetto agli altri schieramenti, precisamente il 23 febbraio. È da allora che mi sento investita di un grande senso di responsabilità nei confronti dei tanti cittadini che, mi auguro, dovrò andare a rappresentare. A determinare la mia scelta è stata la ferma volontà di voler incidere con forza alla costruzione di un futuro migliore per il territorio lametino, troppe volte tradito e dimenticato dai vari politici di turno. Non credo che questo rappresenti un limite per un politico, che pur rivolgendo massima attenzione al territorio di appartenenza, non intende essere di parte e riservare ad altri la stessa emarginazione e soprusi lungamente subiti. Registrare la sofferenza e la sfiducia della gente mi ha fatto sentire il dovere morale e politico di esserci e spendermi in prima persona e con tutto il mio movimento per un progetto che ridia speranza e nuova credibilità alla politica. L'evidente emarginazione, vissuta peraltro da altri comprensori della provincia, ma anche internamente al capoluogo, ha fatto scattare in me la determinazione ad esserci e esercitare dal palazzo della Provincia un nuovo modo di fare politica».
Perché gli elettori dovrebbero votarla?
«Io credo di rappresentare una svolta rispetto ad una politica "usurata e viziosa", di fronte alla quale molti cittadini intendono sottrarsi dall'esprimere il proprio voto, fino a rinunciare così ad esercitare un loro fondamentale diritto/dovere. Noi chiediamo il voto perché intendiamo combattere con forza l'isolamento cui è stato relegato non solo il lametino, il cui sviluppo rappresenterebbe un valore aggiunto per l'intera provincia, ma tanti altri comprensori del territorio provinciale; perché vogliamo essere "la spina nel fianco" di una politica fallimentare e miope; perché il nostro linguaggio è quello della gente comune, senza fronzoli e politichese. Noi chiediamo il voto a tutta quella gente che per anni ha sopportato, senza poter reagire, la sconfitta di una delle aree più importanti del mezzogiorno. Noi chiediamo il voto perché rappresentiamo l'unica voce di tanti comuni che chiedono l'istituzione della provincia del Lametino e condividono con noi l'idea di equilibrio e pari dignità per uno sviluppo unitario e vantaggioso del territorio tutto».
Cosa ritiene di poter fare nel caso venga eletta? E qual è per lei la priorità numero uno?
«Non è facile dare priorità in tale situazione di emergenza. Da parte nostra intendiamo batterci per l'immediata istituzione dei Circondari come strumento di velocizzazione degli interventi da effettuare nelle diverse realtà. Ritengo fondamentale che l'Ente Intermedio riceva dalla Regione le nuove deleghe anche in virtù della piena e trasparente utilizzazione dei fondi strutturali 2007/2013. Parlando di investimenti a 360 gradi dei fondi a noi destinati, è chiaro che andiamo a toccare tutti i punti del nostro programma, dall'ambiente al turismo, dalle infrastrutture ai trasporti, dall'agricoltura all'artigianato e al commercio, dall'edilizia scolastica alla formazione professional. In poche parole: lavoro e progresso nella legalità e sicurezza».
Come pensa di gestire le spinte campanilistiche che attraversano il territorio?
«Gli errori di chi ci ha governato finora sono stati tanti e, da qui, vengono come risposta le spinte di autonomia da molte aree della provincia, animate comunque da intenzioni pacifiche e costruttive. Tali situazioni di sofferenza e di disagio, che scaturiscono in atteggiamenti separatisti, si controllano con la "buona politica", con una politica "giusta" che si rivolge alla gente senza particolarismi e atteggiamenti di parte. L'Ente Provincia per esercitare in modo corretto il proprio compito, non deve risolversi in un doppione dell'Amministrazione Comunale, come purtroppo finora si è palesato».
Ha già in mente la squadra degli assessori o preferisce non esporsi?
«Mi pare prematuro esprimermi in proposito. Siamo convinti dell'opportunità di avvalerci di una squadra di cittadini rappresentativi della società civile e espressione di diverse competenze, per programmare insieme nell'ottica di un reale co-protagonismo tra cittadini e politica».(b.c.)
La scheda
Michela Cimmino nasce a Nicastro il 22 gennaio del '51, è coniugata e madre di due figli. Consegue la maturità classica al Liceo cittadino "F. Fiorentino" ai tempi dei grandi proff. Parlati, Riga, Reale, Zinzi, Cerminara, De Benedetto, Vatalaro . Prosegue gli studi di Filosofia all'Università "Federico II" di Napoli dove consegue la laurea nel 1974. Da studentessa continua a Napoli a spendere il suo impegno in politica e, nel contempo, fa il suo primo ingresso nel mondo del lavoro presso uno studio di moda che le consente di entrare in contatto con l'estero. Rientrata a Lamezia, intraprende la carriera nel mondo della scuola superando concorsi a cattedra e specializzazioni per l'insegnamento, che le consentiranno di realizzare ciò che le sta più a cuore, il contatto quotidiano con i giovani. Dal 1994 è ordinaria di Filosofia al Liceo "Campanella" della città , dove attende con passione al suo ruolo di docente, oltre che di ideatrice, referente e tutor di progetti di ampio respiro. Tanti ancora gli impegni e gli interessi della Cimmino, sia nella società civile che in politica: il volontariato quale componente dell'Arn (Ass. per la Ricerca Neurogenetica); socia di Cittadinanza Attiva; corista della polifonica Aulos. In politica, esponente di spicco del movimento Lameziaprovinciaenonsolo e Consigliera di Parità nella Commissione P.O. del Comune di Lamezia. Ama molto leggere e viaggiare.
da La Gazzetta del Sud del 10/4/2008
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