Manderemo un gladiatore a Catanzaro
«Mentre tutti gli altri ancora litigano sulle candidature a presidente, noi siamo qui a presentare la lista, perchè l'aspirante presidente l'abbiamo designata da oltre una settimana». Francesco Grandinetti è sarcastico, e nel suo studio dove primeggia una foto rigorosamente in bianco e nero di John Fitzgerald Kennedy, è attorniato dai dodici candidati al consiglio provinciale, e da Michela Cimmino che corre per la poltronissima di Palazzo di Vetro. Il leader ed i candidati dei movimenti autonomisti Lameziaprovinciaenonsolo e Difendiamo il Lametino non parlano in politichese difficile, si esprimono con linguaggio semplice e lineare: contano di ottenere circa 6.500 voti, cioè di raggiungere la soglia del 3%, in modo da conquistare un seggio alla Provincia. E sui futuri apparentamenti in caso di ballottaggio, e non solo? «Decideranno i nostri elettori, non vogliamo tradire il loro mandato come ormai si fa troppo spesso», dice la candidata a presidente Cimmino. Che spiega: «Al Capitol dopo il 14 aprile convocheremo per tempo chi ci ha votato, ed ognuno esprimerà un parere. È ovvio che sarà favorito il candidato a presidente che nel suo programma avrà maggiore considerazione per Lamezia ed il suo hinterland». Grandinetti parla fuori dai denti: «Se non riusciremo nel nostro intento la soluzione è una sola: ce ne andremo tutti a casa, e non parleremo più». Sarcastico anche nella presentazione dei candidati: «Sapete come chiamiamo il nostro candidato nel collegio di Catanzaro centro? Il Gladiatore». Corazza di ferro, elmo e scudo si presenta Franco Mancuso, assessore comunale al Turismo. Che non si dà per vinto, così come tutti gli altri candidati. La nuova formazione politica si chiama "Grandinetti per il Lametino" ed ha sette obiettivi fondamentali, primo fra tutti la creazione «immediata» dei Circondari del Lametino, Soveratese e Catanzarese, in attesa dell'istituzione della nuova Provincia lametina. Gli altri punti: lo sviluppo della rete stradale nell'hinterland, la metropolitana che da Catanzaro Lido deve passare dall'abitato prima di arrivare all'aeroporto, un consorzio universitario formato anche dai comuni vicini a Lamezia, il funzionamento del depuratore di San Pietro, la partecipazione della Provincia nello sviluppo dell'area ex Sir per sfruttarla in senso turistico e non strettamente industriale, infine un'edilizia scolastica di qualità anche per il comprensorio lametino. A sottolineare che il suo è «l'unico partito che si presenta alle elezioni provinciali rivendicando un ruolo del Lametino» è lo stesso Grandinetti. Che dei candidati dice: «Sono tutte persone normali, non abbiamo pensato a personaggi importantissimi, ma alla gente comune che quotidianamente vive in questa città e nei centri dell'hinterland». Infine il suo appello: «Lamezia sta morendo, una parte del suo comprensorio, quello del Basso Savuto è già rivolto a Cosenza, e i nostri parlamentari ci guardano con sufficienza, perchè sanno già di essere eletti in parlamento, con le liste bloccate che hanno ridotto gli elettori a non decidere chi scegliere. Perchè così scelgono loro».
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