Michela Cimmino viene candidata alla presidenza della Provincia
«Una candidata che rappresenti il cuore e la mente di un territorio che non ha nessuna intenzione di arrendersi», ecco da dove nasce, per il fondatore di Lameziaprovinciaenonsolo Francesco Grandinetti, la scelta di Michela Cimmino candidata alla presidenza della Provincia, che rappresenterà il suo movimento e il comitato Difendiamo il Lametino. Viene così confermata l'anticipazione data dalla Gazzetta del Sud lunedì scorso. Cimmino, insegnante di filosofia, per gli studenti del liceo linguistico e pedagogico "Campanella", è sposata, ha due figli, consigliera di pari opportunità al comune di Lamezia, in quota al movimento Lameziaprovinciaenonsolo. Da sempre impegnata all'interno del movimento, sin dalla fase di stesura del programma elettorale del 2005, ha abbracciato l'idea e il progetto di un territorio da proteggere non contro Catanzaro ma per la crescita di tutta la provincia. Impegnata nella società civile anche come vicepresidente dell'Associazione regionale per la ricerca sulla neuorogenetica guidata da Amalia Bruni. I giovani e le donne sono da sempre uno dei punti fondamentali del suo impegno che anche prima del 2005 si è profuso verso la solidarietà e la crescita civile e sociale del lametino. Oggi la candidata sostiene: «Vorrei che si creasse una squadra di persone che s'impegnino nella trasformazione del territorio quale fulcro dello sviluppo dell'intera regione. Uomini e donne, giovani e anziani, insieme per una battaglia che vede il lametino in primo piano, dove si possa investire anche per un futuro migliore che non sia invece come oggi identificato con disoccupazione, illegalità e negazione di diritti». Erano anni che una lametina non correva per la presidenza dell'ente provinciale. Per Grandinetti «Cimmino ha le doti necessarie per essere quel punto di partenza di una nuova fase della vita politica lametina. L'impegno che la storia politica, sociale e professionale di Michela Cimmino definisce, è la nostra garanzia di come nel percorso che abbiamo intrapreso ci sia senso di responsabilità, coraggio, voglia di riscatto e un grande sentimento di solidarietà verso i bisogni della gente». Grandinetti si sofferma anche sui momenti che hanno preceduto la scelta della professoressa Cimmino e che hanno coinvolto Lameziaprovinciaenonsolo e gli esponenti del comitato Dl, in discussioni intense che hanno consentito una ulteriore e profonda analisi dei problemi del territorio. «La serenità e la sicurezza della Cimmino - ha detto Grandinetti - ci hanno permesso di sviscerare le difficoltà che giorno dopo giorno la nostra gente affronta, trovando nuovi punti di osservazione dei problemi e strade più decise da percorre, per l'ottenimento di risultati concreti. Cimmino è una donna forte che ha dimostrato in più occasioni la sua sensibilità in molti settori e soprattutto, non solo per il suo impegno come insegnate, verso giovani e donne. Di lei questo mi ha sempre colpito. Perché con incommensurabile abnegazione ha lavorato per difendere i diritti dei più deboli, dei giovani e delle donne affinché non perdano la speranza verso il futuro». «Intanto – aggiunge il leader di Lpn - è un esempio il metodo da noi scelto per decidere chi doveva rappresentarci in questo progetto. Insieme ci siamo confrontati per dare al nostro impegno un senso profondo, tanto da stabilire che se il risultato di questa competizione non sarà positivo, ci ritroveremo subito dopo per sciogliere il movimento. Ognuno può impegnarsi per il proprio territorio ma bisogna essere onesti fino in fondo e se i cittadini credono nella nostra battaglia ci appoggeranno, altrimenti, vuol dire che questo territorio ha scelto diversamente e nessuno di noi deve pretendere di imporsi a tutti i costi».
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