Grandinetti sceglie Pietro Amato «Non butteremo via seimila voti»
Elezioni/1 La lista autonomista appoggia il centrosinistra
Grandinetti sceglie Pietro Amato «Non butteremo via seimila voti»
Maria Arcieri
«Non è una scelta di campo» per Francesco Grandinetti, leader del movimento Lameziaprovinciaenonsolo, quella di apparentarsi con Pierino Amato o Wanda Ferro. E spiega: «Avremmo potuto candidarci fin dall'inizio con uno dei due schieramenti».
Dopo il voto di domenica il problema era scegliere chi votare al ballottaggio tra i candidati presidenti della Provincia. Ieri si è atteso il responso dei due candidati alla Provincia fino a dopo le 19, quando è giunta sulla scrivania dei componenti del movimento la firma di Amato che ufficializzava una richiesta di apparentamento con la lista Grandinetti per il Lametino, e aderiva ai punti che il leader autonomista aveva esposto ai candidati. Entra così dalla porta principale il simbolo del movimento lametino accanto a quella del Partito democratico.
Grandinetti e Amato domenica 27 correranno insieme. Ed a deciderlo è stata l'assemblea degli elettori riunita ieri al punto d'incontro accanto al teatro. «È un fatto molto importante soprattutto in un momento in cui si parla di abolizione delle Province» ha detto Grandinetti. Che ha aggiunto: «Siccome la cancellazione degli enti intermedi non sarà effettuata subito, abbiamo ottenuto come primo punto all'ordine del giorno del consiglio provinciale l'istituzione del circondario di questa città con gli uffici decentrati della Provincia che verranno realizzati nel centro storico».
L'importanza, secondo il leader, «è sederci al tavolo di chi non ci ha mai calcolato, ed essere qui ora a far vedere chi siamo grazie al supporto dei cittadini che ci hanno permesso di ottenere 6 mila voti. Ora i politici ci guardano, e li richiamo a raccolta perché i cittadini possono finalmente scegliere chi votare senza dover essere costretti da amici o parenti. Sarà un voto per la città». Con la creazione del circondario lametino ci sarà anche quella del Soveratese e del Catanzarese.
Quattro gli altri punti dell'accordo: il nuovo collegamento ferroviario tra Catanzaro Lido e aeroporto deve passare dalle stazioni di Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia; l'istituzione di un corso di laurea dell'Università di Catanzaro nel centro storico cittadino; la costruzione della strada provinciale del Medio Savuto; e il finanziamento delCentro regionale di ricerca neurogenetica.
Gli esponenti della lista autonomista avevano preparato le urne per votare sia l'offerta di Amato e del centrosinistra, sia quella di Wanda Ferro col Pdl. Ma da quest'ultima non è arrivato nulla. E comunque da parte di alcuni è stata espressa contrarietà ad apparentarsi con rappresentanti di Alleanza nazionale.
Per Michela Cimmino, candidata del movimento, «se la coalizione scelta sarà vincente entrerò di diritto nel consiglio provinciale come unica consigliere lametina di maggioranza». E prosegue: «Dover decidere con gli elettori il nostro futuro è uno degli aspetti più belli del movimento, ecco perchè crediamo che questa possa essere la scelta più giusta, anche perchè era assurdo pensare di buttare fuori dal balcone questo risultato raggiunto insieme, e che ci attesta come secondo partito della città dopo il Pdl e prima del Pd».
Poi Grandinetti lancia una frecciata alla candidata Ferro, quando ormai si capisce che non ci sarà un apparentamento col centrodestra: «Prima dicono in tv che avevamo ragione a tutelare il nostro territorio, ma poi quando arriva il momento di schierarsi e si sentono più forti, pensano di non avere la necessità del nostro aiuto». Ed elogia la scelta di Amato: «Guardo la buona fede del futuro presidente, dobbiamo approfittarne per dare sviluppo alla città».
Dopo la conferenza c'è stato un colloquio tra Grandinetti e Francesco Talarico, ex candidato presidente dell'Udc, ma tra i due non ci sono stati accordi.