sabato 19 aprile 2008

Grandinetti sceglie Pietro Amato «Non butteremo via seimila voti»

Elezioni/1 La lista autonomista appoggia il centrosinistra
Grandinetti sceglie Pietro Amato «Non butteremo via seimila voti»

Maria Arcieri
«Non è una scelta di campo» per Francesco Grandinetti, leader del movimento Lameziaprovinciaenonsolo, quella di apparentarsi con Pierino Amato o Wanda Ferro. E spiega: «Avremmo potuto candidarci fin dall'inizio con uno dei due schieramenti».
Dopo il voto di domenica il problema era scegliere chi votare al ballottaggio tra i candidati presidenti della Provincia. Ieri si è atteso il responso dei due candidati alla Provincia fino a dopo le 19, quando è giunta sulla scrivania dei componenti del movimento la firma di Amato che ufficializzava una richiesta di apparentamento con la lista Grandinetti per il Lametino, e aderiva ai punti che il leader autonomista aveva esposto ai candidati. Entra così dalla porta principale il simbolo del movimento lametino accanto a quella del Partito democratico.
Grandinetti e Amato domenica 27 correranno insieme. Ed a deciderlo è stata l'assemblea degli elettori riunita ieri al punto d'incontro accanto al teatro. «È un fatto molto importante soprattutto in un momento in cui si parla di abolizione delle Province» ha detto Grandinetti. Che ha aggiunto: «Siccome la cancellazione degli enti intermedi non sarà effettuata subito, abbiamo ottenuto come primo punto all'ordine del giorno del consiglio provinciale l'istituzione del circondario di questa città con gli uffici decentrati della Provincia che verranno realizzati nel centro storico».
L'importanza, secondo il leader, «è sederci al tavolo di chi non ci ha mai calcolato, ed essere qui ora a far vedere chi siamo grazie al supporto dei cittadini che ci hanno permesso di ottenere 6 mila voti. Ora i politici ci guardano, e li richiamo a raccolta perché i cittadini possono finalmente scegliere chi votare senza dover essere costretti da amici o parenti. Sarà un voto per la città». Con la creazione del circondario lametino ci sarà anche quella del Soveratese e del Catanzarese.
Quattro gli altri punti dell'accordo: il nuovo collegamento ferroviario tra Catanzaro Lido e aeroporto deve passare dalle stazioni di Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia; l'istituzione di un corso di laurea dell'Università di Catanzaro nel centro storico cittadino; la costruzione della strada provinciale del Medio Savuto; e il finanziamento delCentro regionale di ricerca neurogenetica.
Gli esponenti della lista autonomista avevano preparato le urne per votare sia l'offerta di Amato e del centrosinistra, sia quella di Wanda Ferro col Pdl. Ma da quest'ultima non è arrivato nulla. E comunque da parte di alcuni è stata espressa contrarietà ad apparentarsi con rappresentanti di Alleanza nazionale.
Per Michela Cimmino, candidata del movimento, «se la coalizione scelta sarà vincente entrerò di diritto nel consiglio provinciale come unica consigliere lametina di maggioranza». E prosegue: «Dover decidere con gli elettori il nostro futuro è uno degli aspetti più belli del movimento, ecco perchè crediamo che questa possa essere la scelta più giusta, anche perchè era assurdo pensare di buttare fuori dal balcone questo risultato raggiunto insieme, e che ci attesta come secondo partito della città dopo il Pdl e prima del Pd».
Poi Grandinetti lancia una frecciata alla candidata Ferro, quando ormai si capisce che non ci sarà un apparentamento col centrodestra: «Prima dicono in tv che avevamo ragione a tutelare il nostro territorio, ma poi quando arriva il momento di schierarsi e si sentono più forti, pensano di non avere la necessità del nostro aiuto». Ed elogia la scelta di Amato: «Guardo la buona fede del futuro presidente, dobbiamo approfittarne per dare sviluppo alla città».
Dopo la conferenza c'è stato un colloquio tra Grandinetti e Francesco Talarico, ex candidato presidente dell'Udc, ma tra i due non ci sono stati accordi.

giovedì 10 aprile 2008

Parla Michela Cimmino, candidata alla presidenza di Palazzo di Vetro

Un dovere morale tutelare i diritti dei territori emarginati
«Siamo l'unica vera voce dei tanti Comuni che chiedono una Provincia del Lametino»
Michela Cimmino, candidata alla presidenza della Provincia per la lista Grandinetti per il Lametino, illustra alla Gazzetta del Sud le sue motivazioni, priorità ed obiettivi in vista delle elezioni del 13 e 14 aprile.

Cosa l'ha spinta a presentare la sua candidatura?

«La mia candidatura, voluta in pieno accordo da parte di tutto il movimento "Grandinetti per il Lametino", movimento che rappresenta la sofferenza della nostra gente, ma anche il coraggio di chi vuole vivere testardamente nella propria terra e farne rispettare i diritti, viene presentata in assoluto anticipo rispetto agli altri schieramenti, precisamente il 23 febbraio. È da allora che mi sento investita di un grande senso di responsabilità nei confronti dei tanti cittadini che, mi auguro, dovrò andare a rappresentare. A determinare la mia scelta è stata la ferma volontà di voler incidere con forza alla costruzione di un futuro migliore per il territorio lametino, troppe volte tradito e dimenticato dai vari politici di turno. Non credo che questo rappresenti un limite per un politico, che pur rivolgendo massima attenzione al territorio di appartenenza, non intende essere di parte e riservare ad altri la stessa emarginazione e soprusi lungamente subiti. Registrare la sofferenza e la sfiducia della gente mi ha fatto sentire il dovere morale e politico di esserci e spendermi in prima persona e con tutto il mio movimento per un progetto che ridia speranza e nuova credibilità alla politica. L'evidente emarginazione, vissuta peraltro da altri comprensori della provincia, ma anche internamente al capoluogo, ha fatto scattare in me la determinazione ad esserci e esercitare dal palazzo della Provincia un nuovo modo di fare politica».

Perché gli elettori dovrebbero votarla?

«Io credo di rappresentare una svolta rispetto ad una politica "usurata e viziosa", di fronte alla quale molti cittadini intendono sottrarsi dall'esprimere il proprio voto, fino a rinunciare così ad esercitare un loro fondamentale diritto/dovere. Noi chiediamo il voto perché intendiamo combattere con forza l'isolamento cui è stato relegato non solo il lametino, il cui sviluppo rappresenterebbe un valore aggiunto per l'intera provincia, ma tanti altri comprensori del territorio provinciale; perché vogliamo essere "la spina nel fianco" di una politica fallimentare e miope; perché il nostro linguaggio è quello della gente comune, senza fronzoli e politichese. Noi chiediamo il voto a tutta quella gente che per anni ha sopportato, senza poter reagire, la sconfitta di una delle aree più importanti del mezzogiorno. Noi chiediamo il voto perché rappresentiamo l'unica voce di tanti comuni che chiedono l'istituzione della provincia del Lametino e condividono con noi l'idea di equilibrio e pari dignità per uno sviluppo unitario e vantaggioso del territorio tutto».

Cosa ritiene di poter fare nel caso venga eletta? E qual è per lei la priorità numero uno?

«Non è facile dare priorità in tale situazione di emergenza. Da parte nostra intendiamo batterci per l'immediata istituzione dei Circondari come strumento di velocizzazione degli interventi da effettuare nelle diverse realtà. Ritengo fondamentale che l'Ente Intermedio riceva dalla Regione le nuove deleghe anche in virtù della piena e trasparente utilizzazione dei fondi strutturali 2007/2013. Parlando di investimenti a 360 gradi dei fondi a noi destinati, è chiaro che andiamo a toccare tutti i punti del nostro programma, dall'ambiente al turismo, dalle infrastrutture ai trasporti, dall'agricoltura all'artigianato e al commercio, dall'edilizia scolastica alla formazione professional. In poche parole: lavoro e progresso nella legalità e sicurezza».

Come pensa di gestire le spinte campanilistiche che attraversano il territorio?

«Gli errori di chi ci ha governato finora sono stati tanti e, da qui, vengono come risposta le spinte di autonomia da molte aree della provincia, animate comunque da intenzioni pacifiche e costruttive. Tali situazioni di sofferenza e di disagio, che scaturiscono in atteggiamenti separatisti, si controllano con la "buona politica", con una politica "giusta" che si rivolge alla gente senza particolarismi e atteggiamenti di parte. L'Ente Provincia per esercitare in modo corretto il proprio compito, non deve risolversi in un doppione dell'Amministrazione Comunale, come purtroppo finora si è palesato».

Ha già in mente la squadra degli assessori o preferisce non esporsi?

«Mi pare prematuro esprimermi in proposito. Siamo convinti dell'opportunità di avvalerci di una squadra di cittadini rappresentativi della società civile e espressione di diverse competenze, per programmare insieme nell'ottica di un reale co-protagonismo tra cittadini e politica».(b.c.)

La scheda
Michela Cimmino nasce a Nicastro il 22 gennaio del '51, è coniugata e madre di due figli. Consegue la maturità classica al Liceo cittadino "F. Fiorentino" ai tempi dei grandi proff. Parlati, Riga, Reale, Zinzi, Cerminara, De Benedetto, Vatalaro . Prosegue gli studi di Filosofia all'Università "Federico II" di Napoli dove consegue la laurea nel 1974. Da studentessa continua a Napoli a spendere il suo impegno in politica e, nel contempo, fa il suo primo ingresso nel mondo del lavoro presso uno studio di moda che le consente di entrare in contatto con l'estero. Rientrata a Lamezia, intraprende la carriera nel mondo della scuola superando concorsi a cattedra e specializzazioni per l'insegnamento, che le consentiranno di realizzare ciò che le sta più a cuore, il contatto quotidiano con i giovani. Dal 1994 è ordinaria di Filosofia al Liceo "Campanella" della città , dove attende con passione al suo ruolo di docente, oltre che di ideatrice, referente e tutor di progetti di ampio respiro. Tanti ancora gli impegni e gli interessi della Cimmino, sia nella società civile che in politica: il volontariato quale componente dell'Arn (Ass. per la Ricerca Neurogenetica); socia di Cittadinanza Attiva; corista della polifonica Aulos. In politica, esponente di spicco del movimento Lameziaprovinciaenonsolo e Consigliera di Parità nella Commissione P.O. del Comune di Lamezia. Ama molto leggere e viaggiare.

da La Gazzetta del Sud del 10/4/2008

mercoledì 9 aprile 2008

Loiero e Lo Moro contrari alla Provincia di Lamezia

Incontro del Pd sul tema dell’area dei due mari
Loiero e Lo Moro contrari
alla Provincia di Lamezia


di GIANLUCA GAMBARDELLA

Si doveva parlare di provincia dei due mari, ma ad animare l'incontro di ieri sera al
Cinema Astra (preferito almeno capiente Capitol) ci hanno pensato gaffe e dichiarazioni di vittoria alle elezioni politiche e provinciali. L'ex Pdm Francesco Muraca rassicura il sindaco sul voto del bilancio: «avverrà compatto da parte nostra, continuando a far tanto per questa città per non consegnarla a chi ha legami con la ndrangheta», e giudica «vergognoso votare Pdl al Sud, gli stessi che in questa provincia hanno creato le rimostranze autonomiste di Lamezia e Soverato». lanciare i temi della campagna(lavoro, turismo, legalità,innovazione tecnologica,importanza del lametino,etc) sono stati tre giovani,eleganti ma molto emozionatisul palco, i quali hanno colto l'occasione per rimarcare anche come sia minima la loro presenza nelle liste nonostante il loro impegno. Pietro Amato, candidato alla presidenza della provincia,tira “la volata” per la camera e il senato dichiarando che «vincere le politiche sarà più importante che ottenere la provincia» ma parla poco dell'ente intermedio: «non ciono alternative alla valorizzazione dell'asse Catanzaro-Lamezia», criticando i sindaci delle due città per la mancata collaborazione in progetti comuni. Amato poi si concede due mini gaffe, dichiarando di volersi ispirare per il turismo balneare all'Umbria (regione senza coste), e plaudendo alla regione per la scelta di spostare la cittadella regionale «fuori Catanzaro» (ma Germaneto fa sempre parte del capoluogo,essendo un suo quartiere). L'assessore regionale alla agricoltura, Mario Pirillo, ospite della serata ne approfitta per ricordare come «ibandi per l'asse 2 finanziati con i fondi europei 2007-2013 saranno nel bollettino già da domani (oggi per chilegge, ndr)», per poi passare la parola al presidente del Pd Calabrese, e candidata alla camera, Doris Lo Moro.
«Sono stata contraria a Lamezia provincia già da quando ero sindaco», ricordata l'ex assessore alla sanità, «poiché non ci credo, né come altri parlo della sua istituzione solo in campagna elettorale», attaccando poi i candidati lametini del Pdl, «protagonisti nello scioglimento dell'amministrazione Scaramuzzino».Gran finale per Agazio Loiero. «Lamezia è la parte trainante di questo territorio da cui Catanzaro ha solo da guadagnare», ammette il governatore invitando il sindaco Speranza a sedersi, «questa è una platea a te amica»ammicca l'ex leader del Pdm. Poi si parla del futuro: «arriveranno in Calabria venti mila miliardi di vecchie lire di fondi europei nei prossimi cinque anni con cui dovremmocambiare il volto della regione, anche perché ora avremo il comitato di sorveglianza. Nei prossimi giorni farò un altro comunicato a reti unificate su questo argomento, e già mercoledì annuncerò i primi 10 progetti"


da Il Quotidiano della Calabria di Martedì 8 Aprile.


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E dopo tanto tempo e dopo tante fughe per paura delle contestazioni sulla vicenda Asl , il Presidente Loiero torna a Lamezia. Torna per ricordarci che quasi "ama" Lamezia e che presto arriveranno tanti soldi sul nostro territorio e che "Catanzaro ha tanto da guadagnare da Lamezia". Infatti ha cosi tanto da guadagnare che si sono presi l'Asl come ultimo bottino di guerra. Sorvoliamo poi sul NO alla Provincia di Lamezia Terme , scontato. E finiamo con le perle del candidato alla Presidenza della Provincia , Amato , che di fatto vuole toglierci del tutto il mare addirittura. Eh si...avete capito bene , perchè Amato vuole prendere esempio , sulla questione balneazione , dall'Umbria...Regione che NON HA coste. Per non parlare del fatto che ha voluto farci credere che la cittadella regionale è stata tolta da Catanzaro.....dimenticando di aggiungere che è stata collocata a Germaneto.....famosissima frazione di Lamezia Terme...chi non la conosce? . Consiglio al signor Amato un corso accellerato di Geografia , nel caso in cui dovesse vincere la corsa alla Provincia. La dottoressa Lo Moro ci ricorda tutta orgogliosa che anche lei è contraria a Lamezia Provincia e si accomoda amabilmente al fianco del Presidente Loiero. Quello stesso Loiero a cui si rivolgeva stizzita pochi mesi fa , per il bliz notturno che eliminò l'Asl di Lamezia Terme...ma si sa , le elezioni fanno dimenticare tutto. In fondo è stata solo una biricchinata del buon Presidente Loiero , che sicuramente può essere perdonata dalla Presidente del Pd Calabrese , Doris Lo Moro.

...che dire...meditate gente...meditate...avete ancora qualche giorno. saluti

martedì 8 aprile 2008

Il 14 Aprile risultati in tempo reale

Salve a tutti amici , solo per comunicarvi che il 14 Aprile dalle ore 15:00 in poi saremo a vostra disposizione per seguire i dati in diretta "scheda dopo scheda". Seguiremo i risultati tramite un ottimo servizio offerto da Repubblica.it , aggiornatissimo e graficamente impeccabile.( http://www.repubblica.it/speciale/2008/elezioni/provinciali/catanzaro.html )

...e saremo collegati , come è ovvio , perennemente con il Ministero degli Interni per fornirvi dati e simulazioni elettorali in tempo reale. a presto..

lunedì 7 aprile 2008

Come votare alle prossime elezioni Provinciali? scopriamolo...

Cari amici , facendo una chiacchierata in giro , abbiamo scoperto che in realtà ancora molti non sanno esattamente come si vota per le prossime elezioni Provinciali. Pochi sanno per esempio che non esiste , in questo genere di elezione , il famoso VOTO DISGIUNTO. Chi lo pratica invalida il suo voto. Ma scopriamo esattamente , in maniera pratica , quali sono le possibili modalità di voto per le Prossime elezioni Provinciali. Riportiamo qui di seguito un link molto esaustivo. Abbiamo cercato sul sito della Prefettura di Catanzaro ma li , oltre ad una cartina della Provincia molto bella , non abbiamo trovato molto. Siamo dovuti andare fino al sito della Prefettura di Ancona per trovare uno schema semplice e funzionale , e poter spiegare ai nostri lettori come possono votare alle prossime consultazioni provinciali. Per fortuna le modalità di voto per queste elezioni sono uguali in tutta Italia , quindi fa lo stesso. Nella speranza che anche il sito della Prefettura di Catanzaro si "evolva" un po di più , riportiamo di seguito il link , nella speranza di essere stati utili. Salve a tutti

http://prefan.regione.marche.it/Elezioni2007/Modalita_voto_provinciali.pdf

domenica 6 aprile 2008

Una provincia unita che scommetta sul turismo

Elezioni Wanda Ferro, candidata del Pdl alla presidenza di Palazzo di Vetro, indica priorità e strade da seguire: "Evitiamo disgregazioni"
Una provincia unita che scommetta sul turismo
«La prima cosa da fare? Bisogna inchiodare la Regione ad un reale passaggio delle deleghe»


Continua con Wanda Ferro, in lizza per il Popolo della libertà, la serie di interviste rese alla Gazzetta del Sud dai candidati alla presidenza della Provincia in vista delle elezioni del 13 e 14 aprile.

Cosa l'ha spinta a presentare la sua candidatura?

«Sono tanti i motivi alla base della mia candidatura: prima di tutto l'amore per la mia terra unito alla consapevolezza di essere pronta ad affrontare un impegno amministrativo così gravoso e importante; la volontà di dare continuità al grande lavoro fatto dal presidente Traversa e difendere tutte quelle opere realizzate negli ultimi anni che sono patrimonio dei cittadini; la convergenza che hanno trovato sul mio nome gli esponenti dei partiti e dei movimenti che mi sostengono in questa campagna elettorale; infine il favore popolare che ho riscontrato non appena è stata avanzata l'ipotesi della mia candidatura».

Perché gli elettori dovrebbero votarla?

«Perché ho tanto entusiasmo e una discreta esperienza politica maturata negli ultimi anni all'interno delle pubbliche amministrazioni da consigliere ed assessore comunale alla cultura e da consigliere provinciale, ed ancora perché non ho mai ritenuto questa candidatura il punto di arrivo della mia storia politica. Penso di essere una persona tenace, di credere nella forza delle idee e nell'importanza del lavoro di squadra: quando ho dovuto affrontare un impegno importante sono stata attenta ad ogni minimo particolare e soltanto una volta ho pensato che avevo davanti a me un sogno irrealizzabile, quando stavamo organizzando il concerto di Vasco Rossi a Germaneto. In quell'occasione ho compreso quanta forza sia possibile attraverso una rete di sinergie e che tanto più grandi sono i progetti, tanto più determinante diventa il lavoro di squadra; una squadra che per essere vincente deve essere composta anche dalla gente. Il concerto di Vasco Rossi, per il quale lavorarono mille persone, non avrebbe avuto una eco così clamorosa senza la maturità dei 400mila che invasero l'area di Germaneto. Per questo ho sempre sostenuto che i veri protagonisti di quella storia furono gli spettatori, in maniera particolare i più giovani. Così ho capito che a volte anche i sogni si avverano, se ci crediamo, in tutta la loro bellezza».

In breve sintesi, cosa ritiene di poter fare nel caso venga eletta? E qual è per lei la priorità numero uno?

«Lavorare affinché tutti i cittadini della provincia di Catanzaro comprendano l'assoluta necessità di evitare ulteriori e dannose disgregazioni come quelle che negli anni passati il centrosinistra ha attuato indebolendo di fatto la nostra provincia. Poi credo nel rilancio del turismo come fattore culturale, dalla cultura d'impresa alla valorizzazione delle bellezze artistiche e paesaggistiche e delle tradizioni secolari che rendono il nostro territorio unico ben oltre le meraviglie naturali che tutti ci invidiano e che consentono di garantire un'offerta completa, dai due mari ai territori premontani fino alla Sila Piccola. La priorità più importante sarà quella di inchiodare il governo regionale ad un reale e concreto passaggio delle deleghe, comprese le risorse finanziarie che oggi il centrosinistra tiene strette per la solita triste abitudine di esercitare il potere. Sul piano operativo è invece importante provvedere all'organizzazione all'interno della Provincia dei compiti oggi assegnati all'Ato per essere pronti ad intervenire non appena il Consiglio regionale approverà definitivamente la legge per il passaggio delle competenze. La difesa del nostro territorio e dei suoi mari deve essere un impegno costante e quotidiano».

Come pensa di gestire le spinte campanilistiche che attraversano il territorio?

«Saranno gli stessi cittadini a cancellare ogni spinta autonomistica e per la verità avendo già percorso in lungo e in largo le strade della provincia ho sempre trovato una voglia di crescita collettiva: i campanilismi sono purtroppo frutto dei progetti di quelle segreterie politiche e di quei movimenti che, non avendo altri argomenti, cercano di ingannare i cittadini variando i propri slogan a seconda del territorio di competenza. Io al contrario affermo gli stessi princìpi da Catanzaro, città che amo profondamente, a Lamezia, che ritengo risorsa imprescindibile per ogni ipotesi di sviluppo, a Soverato, perla dello Jonio, e in ogni piccolo comune con le sua storia e le sue tradizioni. Agitare lo spettro di una spinta campanilistica non serve ad un territorio che ha bisogno di avere una maggiore forza complessiva per affermare la sua dignità. Mi piace pensare ad una "Provincia Capoluogo" che possa essere tale in campo culturale, artistico e socio-economico, nella direzione di un rilancio di tutte le possibili attività e nella lotta contro la disoccupazione giovanile».

Ha già in mente la squadra degli assessori o preferisce non esporsi?

«Ho la fortuna di essere sostenuta da 8 liste composte da tanti candidati pronti ad un impegno amministrativo importante. Non mi piace pensare ad una squadra limitata a 8 o 10 assessori, ma ad un progetto che porteremo avanti tutti insieme valorizzando le migliori risorse per impegno e capacità. E poi ancora una volta sarà necessario avere un continuo confronto con la gente per comprenderne le esigenze ed orientare l'impegno amministrativo in tutte le direzioni possibili».

Dalla Gazzetta del Sud del 6 Aprile 2008

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Anche qui amici c'è da dire veramente poco. Anche qui i candidati , giusto per non dimenticarlo a noi lametini , ricordano esempi di isolamento e bistrattamento di Lamezia , come il concerto di Vasco Rossi tenutosi a Germaneto quando era evidente l'ottimale posizione di Lamezia per questo genere di eventi. Nella stessa intervista si derubrica le divisioni territoriali a spinte campanilistiche imposte dalle segreterie politiche. Sarebbe il caso che questi signori vadano più a fondo nelle loro analisi politiche. Se lo faranno scopriranno che i campanilismi e le divisioni nella provincia di Catanzaro provengono da lontano , e da tutte quelle politiche scellerate messe in atto dalla Provincia e dalla Regione , nei confronti dei territori Lametini. Insomma questa intervista conferma il succo delle precedenti. Parole , parole parole....

sabato 5 aprile 2008

" Ho un sogno: la provincia dei due mari... (o di Germaneto?)

Elezioni Pietro Amato, candidato del Pd alla presidenza di Palazzo di Vetro, vuole rilanciare l'identità perduta
Ho un sogno: la provincia dei 2 mari
Il cuore pulsante sarà Germaneto e Lamezia svolgerà un ruolo chiave

Pietro Amato, candidato del Pd nella competizione per la presidenza della Provincia, illustra alla Gazzetta del Sud le sue motivazioni, intenzioni e proposte in vista delle elezioni del 13 e 14 aprile.
Cosa l'ha spinta a presentare la sua candidatura?


«Fino a tre mesi fa non avrei neppure immaginato uno scenario politico come quello attuale. Il mio sguardo era orientato verso tutt'altro orizzonte. Essere stato eletto consigliere regionale, aver presieduto le commissioni regionali della Sanità prima e del Bilancio ora, aver ricoperto il ruolo di capogruppo del PDM in consiglio regionale ed essere stato scelto per costruire il PD in qualità di coordinatore della provincia di Catanzaro, mi spingevano a proseguire verso un impegno in tal senso. Poi è sopraggiunta l'esigenza di individuare una candidatura vincente per la Presidenza della Giunta Provinciale, dopo 14 anni di governo del centrodestra. Il PD, da Minniti a Loiero passando per tutti i dirigenti, ha indicato me come candidato ideale e se in un primo momento ho titubato di fronte ad una prospettiva da me già vissuta in passato, successivamente sono stato orgoglioso di essere considerato un valido rappresentante per provare a riconquistare dopo tanti anni la vittoria alle elezioni provinciali. Non nascondo che mi entusiasma l'elezione diretta, nella quale sono i cittadini a scegliere».

Perché gli elettori dovrebbero votarla?

«Per il programma che abbiamo intenzione di realizzare. Il Partito Democratico, sostenuto alle provinciali da Idv, Verdi e Partito Socialista, rappresenta una novità assoluta nel panorama attuale della politica. Raccoglie le esigenze dal basso e coinvolge i cittadini tutti, chiamati ad essere i veri protagonisti delle sorti del paese. Coltiviamo una grande ambizione, cioè costruire la Provincia dei Due Mari. Dobbiamo valorizzare le fasce costiere ioniche e tirreniche, amalgamandole con l'enorme patrimonio rappresentato dall'entroterra. Dobbiamo convogliare tutto sull'asse Catanzaro-Lamezia, di cui centro vitale sarà Germaneto. Crescita dell'economia, sviluppo dell'impresa, riscoperta del potenziale agricolo ed artigianale dei nostri territori e turismo di qualità, usufruendo del mare e della montagna, saranno le nostre priorità. Vogliamo incentivare le politiche sociali, promuovere per quanto sia possibile l'occupazione, garantire un'amministrazione basata sul rispetto della legalità e sulla sicurezza dei cittadini».

Cosa ritiene di poter fare nel caso venga eletto? E qual è per lei la priorità numero uno?

«Mi impegnerei a realizzare ciò che abbiamo esplicato nel nostro programma, perché considero i 12 punti all'interno di esso la strada giusta per acquisire la degna considerazione del nostro territorio in ambito regionale, nazionale ed internazionale. Ho già illustrato in sintesi il nostro orientamento, ma considero che la priorità assoluta, per il bene della nostra provincia, debba essere la ricerca di quell'identità perduta. Non possiamo e non dobbiamo sottovalutare i palesi malcontenti manifestati da più aree negli ultimi anni. Il soveratese rivendica autonomia, così come il lametino e in minima parte addirittura Catanzaro Lido reclama una propria amministrazione comunale. Sono segnali pericolosi, che rivelano una spaccatura sociale tra i territori. La Provincia dei Due Mari che vogliamo creare necessita di uno sforzo generale delle istituzioni presenti, perché se non sapremo convogliare esigenze e soluzioni in un'unica direzione, rischiamo di smembrare l'identità della nostra provincia senza riuscire ad indirizzare gli 80 comuni verso una crescita equilibrata e distribuita su tutto il territorio».

Come pensa di gestire le spinte campanilistiche che attraversano il territorio?

«Il fenomeno del campanilismo è diffuso in alcune aree. Paradossalmente è proprio il triangolo sul quale impostare la crescita economica del territorio. Il cuore pulsante sarà Germaneto e tutti gli 80 comuni beneficeranno di quest'area, situata al centro della provincia di Catanzaro e che sarà resa tale dalle importanti opere pubbliche in fase di realizzazione e da quelle che saranno realizzate in futuro. Sono convinto che davanti ad un progetto credibile che comprenda tutti e che è possibile mettere in atto solo attraverso l'interazione dei soggetti coinvolti, cioè sindaci e presidente della Provincia, ma anche governo regionale, il nostro territorio segnerà la rinascita dell'intera Calabria e Lamezia svolgerà nello specifico un ruolo chiave, perché situata al centro della regione. Scommettiamo che in un simile contesto i campanilismi si annullerebbero immediatamente?»

Ha già in mente la squadra degli assessori o preferisce non esporsi?

«Credo che sia già difficile lavorare per provare a vincere le elezioni, cercando di raggiungere tutti i cittadini della provincia per convincerli a votare il nostro progetto, figuriamoci se abbiamo il tempo di organizzare una squadra di governo. Sono convinto che in caso di una nostra vittoria sarò circondato da persone estremamente capaci, che sapranno lavorare insieme per realizzare quanto ci siamo preposti».(b.c.)

dalla Gazzetta del Sud del 5 Aprile 2008

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Cari amici , pensiamo che questa intervista dica molto su quello che sarà il ruolo di Lamezia nel caso dovessero vincere i due grandi carrozzoni (questo è uno ma l'altro non è da meno). Di fatto nascerebbe la Provincia dei due Mari in cui " cuore pulsante sarà Germaneto". Non pensiamo che servano commenti , i nostri lettori faranno da soli le loro valutazioni. Magari questi signori , giustamente , pensando che Lamezia ha avuto tanto e tanto fino ad ora , ritengono che non sia il caso di investire ancora su Lamezia ma che sia invece arrivato il momento di rivolgere un po di attenzione verso il Catanzarese...vero e unico grande territorio bistrattato da deccenni....eeeehh si. Cari amici , lo ripetiamo , il 13 e il 14 Aprile votate col cuore....e non solo (anche con la testa). saluti

venerdì 4 aprile 2008

Grandinetti, Chiesta l'intensificazione dei controlli

Francesco Grandinetti interviene e fa un appello al sindaco e al comandante Caputo affinché si adoperino con i vigili a far rispettare le regole per l'esposiziione dei manifesti. «L'arroganza politica - afferma - si dimostra anche con la prepotenza attaccando i propri manifesti negli spazi altrui. La ressa elettorale ha trasformato i muri della città e di tutto il territorio in una giungla. Se ci fosse rispetto per le regole e dignità politica - aggiunge - l'attacchinaggio selvaggio non ingombrerebbe per tutto questo tempo. Bastano pochi manifesti per dare visibilità, ne basterebbero poche centinaia per riuscire a dare il senso del proprio messaggio all'elettorato che con serenità può scegliere come dare il suo voto. Le campagne elettorali costano molto ed è ovvio che i partiti e le coalizioni hanno molto più da spendere, ma ciò non permette a loro di scavalcare ogni canone civile e democratico approfittando degli spazi concessi ad altri. I nostri muri sono uno scempio, gli spazi appositamente messi a disposizione dall'amministrazione sono un ulteriore scempio! Di giorno e di notte si accavallano facce e scritte senza che nessuno abbia avuto il giusto tempo per mostrare le proprie indicazioni di voto. C'è chi si affida alle agenzie apposite ed esce di continuo, c'è chi lo fa con propri mezzi ed esce di continuo e c'è chi rispettando le regole non riesce a far conoscere i propri candidati. Insomma - va avanti - anche con i manifesti c'è chi fa politica di potere e strapotere. Quale esempio di correttezza si da continuando in questa "razzia"? Vogliamo la fiducia della gente ma non sappiamo conquistarla nemmeno con le cose più semplici. Provate anche solo per scherzo ad attaccare un manifesto in uno spazio che vi spetta perché vi è stato concesso, dopo poche ore è sparito sotto un altro, tempo un giorno e sarete seppelliti da altri tre faccioni. Allora, mi sembra ovvio che anche in questo si approfitti e si dimostri quanto poco seria sia l'attività che su questo territorio si intende fare. Per tanto - conclude - in questi ultimi 10 giorni chiedo che si intensifichino i controlli in modo da multare come per legge tutti i trasgressori. Quello che sta accadendo in città è segno di una civiltà che non è mai caduta così in basso come quest'anno».

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